Sul Disegno di legge Calderoli

Di Giovanni Faverin e Dino Bertocco

L’Associazione PER – Popolari Europeisti Riformatori lavora per l’Autonomia, combattendo la demagogia!

  • Ci proponiamo di chiudere la stagione delle chiacchiere del localismo e delle furbizie del centralismo
  • Con noi una Regione più forte e maggiori responsabilità condivise con i Comuni e le Rappresentanze professionali ed imprenditoriali
  • Con noi l’avvio di un processo di partecipazione democratica dei cittadini e di coinvolgimento delle Assemblee elettive

L’approvazione  del Disegno di legge Calderoli può segnare una svolta positiva  se sarà accompagnata da un lavoro rigoroso – a tutti i livelli istituzionali – di precisazione dei poteri e delle risorse finanziarie   che entreranno realmente in gioco.

Noi ci proponiamo di essere il Garante per le legittime attese dei cittadini-elettori affinchè non diventino l’ennesima occasione per l’agitazione di bandierine da parte dei molti protagonisti (a Venezia, a Roma, nel Sud) che hanno scambiato il Federalismo per una questione da influencer, ovvero campagne di marketing per prodotti fasulli: leggi residuo residuo fiscale (Luca Zaia), e secessione dei ricchi (Vincenzo De Luca).

Ora deve essere chiaro che il testo licenziato dal Senato individua solo procedure e non stanzia nemmeno un euro!

E’ pertanto necessario che le forze sociali, culturali e politiche regionali individuino attraverso il metodo del confronto e della concertazione il percorso più rapido e corretto per indicare le nuove competenze sulle quali il Veneto può esercitare funzioni utili per lo Sviluppo ed il Welfare locale ed evitare conflitti sulle materie per le quali invece i cittadini rivendicano che sia lo Stato a garantire i Diritti sociali essenziali (Sanità e Scuola in primis) e la Sicurezza economica (Energia, Infrastrutture, Ambiente) per tutti, finanziandole attraverso un Fisco equo.

Proprio per dare concretezza e tempestività realizzativa a tale visione progettuale, proponiamo di attivare da subito un tavolo permanente di confronto con i Rappresentanti del Mondo del lavoro, delle Professioni e degli Enti Locali, finalizzato a focalizzare gli effettivi interessi negoziali, il loro impatto finanziario ed il modello di multilevel governance a cui la Comunità veneta è chiamata a dare il proprio contributo sussidiario per la crescita del Paese e l’integrazione europea.

Ed a tale proposito siamo ben consapevoli che un autentico Progetto federalista deve avviato costituire l’occasione per affrontare le questioni decisive dell’efficientamento organizzativo ed amministrativo dell’intero Sistema Pubblico e per quanto concerne la nostra Regione mettere fine alla stortura istituzionale di un’impostazione centralista che ha comportato la destrutturazione territoriale dei Servizi socio-sanitari, defraudato i Sindaci dei poteri di indirizzo e controllo e contemporaneamente conservato un assetto comunale pulviscolare senza risorse umane e finanziarie per progettare il futuro ed affrontare sfide fondamentali come la gestione ed ottimizzazione dei Fondi del Pnrr.

Ci sentiamo quindi impegnati in un processo di Innovazione istituzionale per renderlo trasparente, partecipato dai cittadini e da tutte le forze sociali e politiche che sono ispirate dai principi del Federalismo cooperativo e rifuggono le ambiguità e le faziosità ideologiche della chiacchiera propagandistica.


Per approfondire

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