Un Nuovo Patto per le Famiglie Italiane: La Visione di Elena Bonetti

a cura di Gruppo Cura, Salute, Territorio -PER Veneto

Nel contesto di un acceso dibattito sul futuro delle politiche familiari e sociali in Italia svolto a Castelfranco Veneto il 6 aprile scorso, emerge la voce di Elena Bonetti, ex Ministro del Governo Draghi per le Pari Opportunità e la Famiglia. Il suo intervento, ricco e profondo, si distingue per la capacità di collegare le esperienze passate alle sfide presenti, ponendo le basi per un rinnovamento delle politiche di sostegno alle famiglie italiane.

Bonetti, attingendo all’ispirazione di Tina Anselmi, pioniera dei diritti delle donne e delle famiglie in Italia, ricorda come le grandi conquiste sociali siano sempre state il risultato di scelte coraggiose e visionarie. “La politica deve fare grande la nostra umanità,” afferma Bonetti, sottolineando come il compito dei politici sia quello di elevare la condizione sociale ed economica di ogni cittadino, senza accontentarsi di risposte parziali o temporanee.

Il suo richiamo al Family Act, una riforma del governo Draghi che mirava a integrare supporto economico, accesso all’educazione e facilitazioni per il lavoro delle donne, è un monito al governo corrente e alle forze politiche: è tempo di passare dalle parole ai fatti. La Bonetti critica l’inerzia che ha caratterizzato l’attuazione di questa legge fondamentale, evidenziando come la mancata realizzazione del Family Act sia sintomatica di una più ampia mancanza di visione e coraggio politico.

La necessità di “una politica che ricomponga visioni della libertà, del diritto individuale e delle pari opportunità,” come affermato da Bonetti, rappresenta un appello urgente a tutte le forze politiche e sociali del paese. In un’Italia che invecchia e che vede i suoi giovani sempre più disillusi, la costruzione di un modello di welfare sostenibile, che supporti le famiglie nella loro complessità e diversità, è l’unica via per rigenerare il tessuto sociale e economico del paese.

Tra i contributi del dibattito Giovanni Faverin socio fondatore PER e segretario organizzativo regionale di Azione, ha sollevato questioni cruciali sull’occupabilità femminile e la maternità e ha posto le basi di questa riflessione, interrogandosi sulle disparità che affliggono le donne nel mondo del lavoro, specialmente durante la maternità. La sua analisi, apre su una questione cruciale: come può un paese aspirare alla crescita senza sostegno reale alla natalità e senza garantire pari opportunità lavorative? il Family Act non ha trovato piena attuazione nel governo corrente e solleva una grande preoccupazione sulla gestione delle priorità politiche e sull’efficacia delle misure a sostegno delle famiglie.

Le riflessioni dell’ex sindaca di Castelfranco Veneto Maria Gomierato e consigliera comunale, ha rievocato il passato di quando, sotto la sua amministrazione, i servizi territoriali erano più attenti e rispondenti ai bisogni dei cittadini. Ha espresso rammarico per l’attuale declino nella qualità della vita e ha proposto soluzioni innovative per supportare le neomamme, sottolineando la necessità di un approccio preventivo e di una maggiore inclusione sociale.

Infine il Segretario regionale di Azione Carlo Pasqualetto, ha portato la testimonianza di chi vive quotidianamente le sfide di conciliare famiglia e lavoro, offrendo una prospettiva di un cambio di passo nelle politiche aziendali e governative, come pratiche aziendali inclusive e flessibili possano effettivamente contribuire al benessere dei lavoratori e delle loro famiglie, promuovendo un equilibrio vita-lavoro sostenibile.

In conclusione, l’appello di Bonetti e di tutti i politici presenti, riaccende la speranza in un’Italia che possa tornare a credere nel futuro, dove il sostegno alle famiglie non sia solo una promessa elettorale ma il centro di una società più giusta e inclusiva.

Questo mosaico di voci e storie disegna il contorno di un Veneto e di una Nazione che non vuole più attendere, che richiede azioni decise e politiche coraggiose per garantire a tutti una qualità della vita degna di questo nome. Il cammino è in salita, ma l’energia e la determinazione di chi ha preso la parola testimoniano una volontà di cambiamento che potrebbe davvero fare la differenza. Ora, più che mai, è il momento di ascoltare, di dialogare e di agire, per non lasciare che le speranze di oggi diventino le occasioni perse di domani.

La vera rivoluzione è guardare a un bambino e pensare che merita di vivere in un mondo migliore.” Questa frase risuona oggi più che mai, come invito a tutti noi a non smettere di lottare per le politiche familiari e sociali che possono realmente cambiare il corso della nostra storia collettiva.