Il dopo-Forum del 24 giugno: un pieno di fiducia ed il rilancio dell’azione sociale nel territorio

L’intervento conclusivo all’evento che ha rappresentato uno spartiacque nella vita sociale e politica veneta

(di Giovanni Faverin*)


Debbo innanzitutto esprimere un grazie sincero a tutti voi per la partecipazione numerosa ed intensa a questo nostro primo appuntamento che ci ha visti insieme impegnati a seguire e condividere un dibattito appassionato, con interventi ricchi di riflessioni ed indicazioni preziose.

Come ha anticipato bene Dino Bertocco nella sua introduzione, con questo Forum ci proponiamo di contribuire con strumenti organizzativi e format di comunicazione innovativi, con la mobilitazione politica e professionale, alla promozione di una cittadinanza attiva, informata e consapevole delle sfide che ci attendono.

Ci sentiamo tutti dentro un percorso che parte oggi e che ci consentirà di introdurre nella pratica sociale, amministrativa e politica, modelli organizzativi e di leadership improntati all’efficienza, alla trasparenza dei processi decisionali e alla condivisione delle scelte strategiche.

Una mobilitazione ed un impegno pubblici che ci aiuti a promuovere da utenti a protagonisti i cittadini e le loro famiglie inserite nella comunità, a sollecitare gli eletti nelle amministrazioni locali e i dirigenti e professionisti pubblici e del privato sociale, ad operare in una logica di autotutela e autopromozione.

Insomma ci impegniamo in una rinnovata “Azione Sociale che consenta una effettiva integrazione istituzionale” nella comunità locale con al centro: Salute, lavoro, benessere sociale, welfare, perseguiti attraverso la promozione di una nuova alleanza civica, e professionale nel territorio.

La spinta della nostra iniziativa si rende necessaria perché la stabilità di molte nostre istituzioni e aziende pubbliche, si è trasformata spesso in immobilità, la fiducia dei cittadini e di molti professionisti pubblici, è fortemente deteriorata.

E senza fiducia, autorità e autorevolezza degli amministratori locali, non ci può essere condivisione delle finalità dei servizi pubblici e della loro moderna riorganizzazione.

Ci proponiamo quindi come il motore per la “ricostruzione di rapporti fiduciari e collaborativi” tra i diversi ruoli istituzionali, sostenendo le competenze ed i carismi che il nostro staff di professionisti contribuiràa far diventare risorse preziose dentro i processi gestionali dei servizi fondamentali per la tenuta delle comunità locali sempre più alle prese con progetti di prevenzione e presa in carico dei nuovi e crescenti bisogni delle persone.

Siamo convinti che “Fiducia, Cooperazione, Co-progettazione locale” costituiscono una leva operativa necessaria per superare i molti limiti presenti nell’offerta di prestazioni reclamate dalla Società civile.

E le carenze funzionali di tanti Enti possono essere affrontate migliorando la reputazione, aumentando il dialogo, l’ascolto e il reciproco riconoscimento nell’ambito di quella ampia e vitale Rete i cui nodi sono costituiti da cittadini, professionisti, amministratori, Aziende socio-sanitarie locali, terzo settore, volontariato e associazionismo.

Si tratta quindi di rigenerare l’organizzazione pubblica costruendo un nuovo assetto istituzionale ed amministrativo, premiando e incentivando la comunicazione e le sinergie operative, incentivando le comunità di pratica, sperimentando una nuova flessibilità gestionale, il tutto finalizzato a trasformare finalmente, le molte isole separate ed autoreferenziali in un arcipelago di strutture connesse dialoganti ed efficienti.

Il nostro è un programma aperto e concreto per affrontare con onesta intellettuale e generosità le tante carenze presenti sulle questioni cruciali che stanno a cuore ai cittadini, un rosario di sofferenze, punti interrogativi e contraddizioni: Salute, Sociale, Integrazione, Prevenzione, Fiducia, Accessibilità, Facilitazione alla prossimità di cura ed alla domiciliarità, Scuola, Lavoro. Avendo presente la molteplicità dei casi e delle condizioni delle persone interessate: Donne, Bambini, Adolescenti, Lavoratrici, Lavoratori, Adulti, Disabili, Anziani….

Giovanni Faverin al Forum del 24 giugno

Un capitolo fondamentale, ma finora trascurato, delle iniziative che ci accingiamo a realizzare (e che trovate illustrate nel documento pubblicato sul Giornale del Veneto**) riguarda le tante contraddizioni presenti nel nostro sistema contrattuale e normativo, per il quale noi suggeriamo una regolamentazione che liberi le competenze dei professionisti e la volontà degli amministratori pubblici dalla miopia di freni normativi e vincoli burocratici causati dalle riforme incompiute.

Ecco perché prendiamo lo slancio per recuperare i ritardi di un percorso di innovazione interrotto, il cui completamento è un passaggio decisivo per trasformare l’intero settore pubblico in una infrastruttura moderna, adattabile ed aderente ai cambiamenti del paese, ai mutati bisogni delle persone e delle comunità, e soprattutto predisposta ad affiancare il sistema produttivo nello sforzo di affrontare le sfide della competizione globale.

Giovanni Faverin

*Presidente SHR Italia

**La rigenerazione dell’assetto istituzionale ed amministrativo nazionale? E’ necessaria l’Alleanza civica e professionale dell’Ecosistema Pubblico e Comunitario: empatia, competenza, efficienza e cooperazione