Autonomia regionale

01. L’autonomia presa sul serio – di Dino Bertocco, 2024

La presentazione tratta dell’autonomia del Veneto e delle implicazioni finanziarie e procedurali per una maggiore autonomia regionale. Viene discusso il decentramento politico e le sue ragioni, come la diversità culturale e territoriale, e i vantaggi di una gestione locale più efficiente e innovativa. Tuttavia, emergono anche limiti, come la complessità del finanziamento e i costi aggiuntivi derivanti da una molteplicità di istituzioni. Viene esaminata l’autonomia prevista dalla Costituzione italiana e come essa possa comportare differenze nei risultati tra le regioni, influenzando anche l’equità della spesa pubblica e delle entrate fiscali.

  • Autonomia
  • Decentramento
  • Regione
  • Finanziamento
  • Equità
02. Questa nuova autonomia non piace a Franco Bassanini – di Gianluca De Rosa, 2024

Franco Bassanini, ex ministro della Funzione pubblica, esprime il suo dissenso nei confronti dell’autonomia differenziata. Sostiene che il processo è stato avviato in modo scorretto, poiché prima avrebbero dovuto essere definiti i livelli essenziali delle prestazioni (LEP) in tutte le materie. Secondo Bassanini, senza questa definizione, si rischia di compromettere la sostenibilità finanziaria del sistema pubblico. Pur essendo a favore di una riforma che prevede l’autonomia, ritiene che l’attuale proposta sia prematura e non ben strutturata, e critica la fretta di implementarla senza adeguata preparazione.

  • Autonomia differenziata
  • Livelli essenziali delle prestazioni (LEP)
  • Sostenibilità finanziaria
  • Riforma
  • Competenze
03. E’ tempo di s-legare il Veneto e di un rinascimento etico-civile – di Dino Bertocco, 2024

Il documento presenta una critica al referendum sull’autonomia del Veneto, definito “farlocco”. Si sostiene che la consultazione non abbia valore pratico e che serva principalmente a scopi propagandistici per il presidente Zaia. Viene evidenziato che la Corte Costituzionale ha già bocciato la maggior parte delle richieste di autonomia del Veneto e che il quesito rimanente non riguarda l’indipendenza, ma competenze limitate. Si invita a disertare il referendum per non sprecare denaro pubblico e per evitare di alimentare false aspettative tra i cittadini veneti..

  • Referendum farlocco
  • Autonomia
  • Zaia
  • Corte Costituzionale
  • Propaganda
04. Esaurita la sbornia della pulsione isolazionista – di Dino Bertocco, 2024

Il documento critica l’isolazionismo politico del Veneto e il referendum sull’autonomia regionale, definendolo strumentale e privo di valore reale. L’autore sottolinea come la retorica attorno al referendum abbia distorto l’opinione pubblica, alimentando aspettative infondate. Viene auspicato un ritorno a un dibattito serio e costruttivo, incentrato su un federalismo cooperativo che metta il Veneto al centro delle politiche nazionali, soprattutto in un contesto di crisi economica e post-pandemia. Si evidenzia la necessità di superare la visione populista e isolazionista per avviare un riordino istituzionale efficace e sostenibile.

  • Isolazionismo
  • Referendum
  • Autonomia
  • Federalismo cooperativo
  • Riordino istituzionale
05. Le insostenibili contraddizioni del DDL sull’Autonomia Rafforzata – di EnzoDe Biasi, 2024

Enzo De Biasi critica l’Autonomia Rafforzata, sottolineando come essa possa ampliare il divario tra Nord e Sud. Si evidenzia l’importanza delle Città Metropolitane, spesso trascurate, e si invoca un rinnovamento istituzionale attraverso un modello federale dello Stato. Viene sottolineata la necessità di definire i LEP (Livelli Essenziali di Prestazioni) per garantire standard di servizi uniformi in tutto il Paese. Il testo critica l’approccio della spesa storica, che favorirebbe ulteriormente le regioni più ricche, e solleva dubbi sui rischi di frammentazione normativa e diseguaglianze tra territori.

  • Autonomia Rafforzata
  • LEP (Livelli Essenziali di Prestazioni)
  • Divario Nord-Sud
  • Federalismo
  • Città Metropolitane
06. Il regionalismo conflittuale con l’occhio rivolto al secolo scorso – di Ivo Rossi, 2024

Il testo di Ivo Rossi critica l’autonomia differenziata, evidenziando come questa riforma, nata in un contesto politico passato, non sia adeguata alle sfide geopolitiche e tecnologiche attuali. Rossi sottolinea il paradosso di una politica ancorata a vecchie idee, mentre il mondo economico è sempre più globalizzato e interconnesso. La riforma rischia di frammentare ulteriormente il Paese, creando disuguaglianze tra le regioni. Viene criticata la mancanza di coordinamento e di un meccanismo equo per il finanziamento delle funzioni pubbliche, con il pericolo di generare conflitti tra Stato e regioni.

  • Autonomia differenziata
  • Disuguaglianze
  • Globalizzazione
  • Finanziamento
  • Coordinamento
07. Il tempo della consapevolezza e del progmatismo – di Dino Bertocco, 2024

Il documento affronta il tema dell’autonomia del Veneto, proponendo un approccio più pragmatico e consapevole nel negoziato tra la Regione e il Governo. Sottolinea la necessità di superare visioni avventuristiche e di impostare un processo di partecipazione dal basso. Si evidenzia l’importanza di una rigorosa analisi tecnica per valutare i costi e le competenze da gestire. Il testo critica la superficialità delle discussioni precedenti, invitando a un maggiore controllo e trasparenza. Il Laboratorio Civico Veneto si propone come promotore di una riflessione critica, evitando demagogia e spingendo per una maggiore consapevolezza delle sfide contemporanee.

  • Autonomia
  • Negoziato
  • Pragmatismo
  • Trasparenza
  • Partecipazione
08. Dall’indipendentismo sovranista all’autonomia responsabile – di Ivo Rossi, 2024

Nel suo intervento, Ivo Rossi riflette sull’autonomia del Veneto, definendo la richiesta come una trasformazione ideologica che ha perso il suo significato originario. Rossi sottolinea che l’autonomia è stata spesso associata a concetti di indipendenza e secessione, ma che ora serve una riflessione più pragmatica. Critica il referendum del 2017, considerato una rappresentazione distorta del vero scopo dell’autonomia. Rossi mette in evidenza il divario crescente tra Nord e Sud e la necessità di riforme che garantiscano uguaglianza, equità e responsabilità, evitando l’accentuazione delle disuguaglianze territoriali.

  • Autonomia
  • Indipendenza
  • Secessione
  • Disuguaglianze
  • Equità
09. LucAmaracord. La favola del governatore Travicello – di Dino Bertocco, 2024

“LucAmarcord” critica aspramente il governatore del Veneto, Luca Zaia, accusato di aver trasformato la sua carriera politica in un “Luca Truman Show”. Il documento dipinge Zaia come un leader che ha idealizzato la sua infanzia e il Veneto, trascurando le problematiche reali e promuovendo un’autonomia con tendenze indipendentiste. L’autore denuncia l’assenza di una riflessione critica sui fallimenti regionali, come la crisi del sistema sociosanitario e il collasso finanziario della Pedemontana. Si critica anche la vicinanza del Veneto alla Russia e la gestione politica improntata su propaganda e ideologie, con scarsa attenzione ai problemi concreti.

  • Zaia
  • Autonomia
  • Propaganda
  • Veneto
  • Critica
  • Equità
10. Misundersanding – di Dino Bertocco, 2024

“Misunderstanding” discute il tema dell’autonomia speciale per il Veneto all’interno del dibattito politico italiano. Viene presentata la proposta di attribuire al Veneto uno statuto di autonomia speciale, simile a quello delle regioni Trentino-Alto Adige e Friuli-Venezia Giulia. L’autonomia del Veneto viene vista come una soluzione per alleviare tensioni politiche, sociali ed economiche, in un contesto in cui le spinte secessioniste sono più forti rispetto ad altre regioni. Il dibattito include diverse opinioni sui rischi e le opportunità di questo tipo di riforma costituzionale per il futuro del Paese.

  • Autonomia speciale
  • Veneto
  • Secessione
  • Costituzione
  • Riforma
11. Il pacco dell’Autonomia – di Dino Bertocco, 2024

“Il Pacco dell’autonomia” critica aspramente l’autonomia differenziata del Veneto, descrivendola come una proposta ingannevole che promette vantaggi irrealistici. Viene tracciata una cronologia dal 1998 al 2024, che mostra come il tema dell’autonomia sia stato utilizzato per alimentare speranze e tensioni politiche. Si evidenzia il rischio che l’autonomia porti alla frammentazione del Paese, con serie preoccupazioni per la sostenibilità fiscale e la tenuta dei servizi pubblici. La riforma è vista come un potenziale rischio per l’unità nazionale, con critiche che arrivano anche dall’Europa, preoccupata per l’impatto sulle finanze pubbliche italiane.

  • Autonomia differenziata
  • Veneto
  • Fisco
  • Unità nazionale
  • Sostenibilità
12. Sulla strada della maggiore autonomia per il veneto – di Dino Bertocco, 2024

Il documento discute l’autonomia del Veneto, esprimendo critiche verso il referendum del 22 ottobre 2017, considerato un “sondaggio formalizzato” privo di reale impatto politico. L’autore sottolinea la mancanza di concretezza nelle promesse fatte ai cittadini veneti e critica l’approccio del governatore Luca Zaia, che avrebbe creato false aspettative sull’autonomia, paragonandolo a un “Truman Show”. Si mette in dubbio la sostenibilità economica delle proposte autonomiste, citando problemi come il deficit dell’INPS e il caso delle banche venete, e si invita a riflettere seriamente sulle conseguenze della maggiore autonomia per la regione.

  • Autonomia
  • Referendum
  • Zaia
  • Sostenibilità economica
  • False aspettative
13. Lo yogurt è scaduto – di Dino Bertocco, 2024

“Yogurt scaduto” critica il referendum sull’autonomia del Veneto del 22 ottobre 2017, definendolo “farlocco” e ormai superato, come uno yogurt scaduto. Viene evidenziata la necessità di cambiare l’agenda politica del regionalismo veneto, orientandosi verso un federalismo più realistico e cooperativo. L’autore denuncia l’uso di fake news, come il concetto di residuo fiscale, e critica il populismo della Lega e di Luca Zaia. Si propone un ripensamento complessivo della struttura istituzionale e burocratica della regione e una maggiore partecipazione del Veneto al discorso politico nazionale ed europeo, con un focus sul PNRR.

  • Referendum farlocco
  • Autonomia
  • Federalismo
  • Residuo fiscale
  • PNRR

Premierato, Giustizia, Legge elettorale

01. Basta regali alla Destra ed alla Magistratura- di Dino Bertocco, 2024

“Basta regali a Destra e Magistratura” critica la leadership di Elly Schlein nel Partito Democratico (PD), evidenziando come, attraverso le sue scelte politiche, abbia ceduto alla destra temi tradizionalmente appartenenti alla sinistra, come il garantismo, la difesa dei conti pubblici, e l’atlantismo. Schlein viene accusata di aver adottato posizioni che allontanano il PD dal mainstream europeista, mentre Giorgia Meloni si sta avvicinando a esso. Inoltre, il testo critica la sinistra per il suo atteggiamento verso la magistratura, accusandola di sostenere chi accusa i politici piuttosto che chi li assolve, alimentando una visione distorta della democrazia.

  • Schlein
  • PD
  • Destra
  • Garantismo
  • Magistratura
02. Cari magistrati … è ora di separare le carriere – di Piero Tony, 2024

“Cari magistrati, è ora di separare le carriere” è un appello di un ex magistrato a favore della separazione delle carriere tra giudici e pubblici ministeri (PM). L’autore denuncia come l’attuale sistema giudiziario, che permette ai magistrati di alternarsi tra funzioni giudicanti e requirenti, comprometta l’imparzialità del processo. Egli sostiene che, senza separazione, il giudice tende a favorire il PM, suo collega, a discapito della difesa. Il documento critica anche l’Associazione Nazionale Magistrati per la sua opposizione alla riforma e loda il ministro Nordio per il suo impegno a riformare la giustizia italiana.

  • Separazione delle carriere
  • Magistratura
  • Giustizia
  • Imparzialità
  • Riforma
03. Contro i pm schiavi del consenso. Parla il vicepresidente del Csm – di Claudio Cerasa, 2024

“Contro i Pm schiavi del consenso” è un’intervista al vicepresidente del CSM, Fabio Pinelli, che critica il giustizialismo e l’uso del processo mediatico da parte dei magistrati. Pinelli sottolinea l’importanza dell’imparzialità e del rispetto del principio di terzietà da parte dei giudici e dei PM, evidenziando come la ricerca del consenso possa compromettere la giustizia. Egli propone una riflessione sull’uso eccessivo del potere discrezionale della magistratura, criticando le leggi poco chiare che lasciano troppo spazio a interpretazioni soggettive. L’obiettivo è ristabilire la fiducia nella magistratura attraverso l’autorevolezza e l’imparzialità.

  • Imparzialità
  • Giustizialismo
  • Processo mediatico
  • Consenso
  • Terzietà
04. Decalogo liberale contro le ordinanze sbattute in prima pagina
– di Enrico Costa, 2024

“Decalogo liberale contro le ordinanze sbattute in prima pagina” critica la pratica di pubblicare integralmente le ordinanze di custodia cautelare sui media, prima che vengano vagliate dal Riesame o dalla Cassazione. L’autore, Enrico Costa, evidenzia come questa pratica violi la presunzione di innocenza e crei un danno irreparabile alla reputazione degli indagati, anche se poi risultano innocenti. Il testo condanna il “marketing giudiziario”, sostenendo che i cittadini devono essere giudicati nelle aule di tribunale, non sulla stampa. Costa difende una norma approvata dalla Camera che bilancia il diritto di cronaca con la presunzione di innocenza.

  • Ordinanze
  • Presunzione di innocenza
  • Custodia cautelare
  • Marketing giudiziario
  • Reputazione
05. Elezione diretta: opinioni a confronto – AA.VV,. 2024

“Elezione diretta: opinioni a confronto” presenta vari punti di vista sul tema del premierato e dell’elezione diretta del primo ministro in Italia. Marcello Pera critica la proposta, definendola una “schifezza” e sottolineando la trattativa in corso tra maggioranza e Quirinale. Giuseppe Calderisi ritiene che l’elezione diretta del premier senza nuovi poteri sia dannosa, suggerendo che la stabilità del governo dipenda dai poteri del premier. Francesco Clementi, costituzionalista, teme che la riforma irrigidisca il sistema politico. Il documento riflette il dibattito acceso e la complessità della riforma costituzionale proposta.

  • Premierato
  • Elezione diretta
  • Riforma costituzionale
  • Stabilità
  • Maggioranza
06. La Costituzione Essenziale – di Augusto Barbera, 2024

“La Costituzione essenziale” è un intervento di Augusto Barbera, presidente della Corte costituzionale, che discute il ruolo della Costituzione come “bene comune”. Barbera distingue tra i principi costituzionali, che rappresentano l’essenza della Costituzione e devono essere preservati, e le strutture di governo, che possono essere adattate o riformate. Sottolinea l’importanza di un bilanciamento tra diritti e valori costituzionali, evidenziando come le decisioni della Corte contribuiscano alla modernizzazione dell’economia e della società italiana. Tra i temi trattati ci sono il fine vita, la maternità surrogata, e i diritti legati all’identità personale.

  • Costituzione
  • Principi costituzionali
  • Bene comune
  • Riforme
  • Diritti
07. La traballante riforma Costituzionale – di Vitalba Azzollini, 2023

“La traballante riforma costituzionale” di Vitalba Azzollini analizza la proposta di riforma costituzionale presentata dal governo Meloni, che prevede l’elezione diretta del presidente del Consiglio. L’autrice mette in dubbio le affermazioni di Meloni sui benefici della riforma, come la stabilità del governo e il potere dei cittadini di scegliere chi li governa. Viene criticata la possibilità di rimozione del premier da parte del Parlamento e l’indebolimento del ruolo del presidente della Repubblica. La riforma, secondo Azzollini, rischia di aggravare la disaffezione elettorale e di rafforzare i “giochi di palazzo”.

  • Riforma costituzionale
  • Elezione diretta
  • Premierato
  • Stabilità
  • Parlamento
08. Le proposte di Azione per una vera RC – 2024

“Conferenza stampa riforme costituzionali” critica aspramente il DDL Casellati, definendolo inefficace nel garantire la stabilità del governo. La proposta non introduce un vero premierato elettivo, limitandosi a eleggere direttamente il Presidente del Consiglio senza conferirgli poteri autonomi. Il meccanismo “antiribaltone” non impedisce il cambio di maggioranze parlamentari, mantenendo la possibilità di governi instabili. Inoltre, la riforma prevede un premio di maggioranza del 55%, potenzialmente in conflitto con il principio di proporzionalità sancito dalla Corte Costituzionale. Infine, il documento propone di ispirarsi al modello tedesco, con un sistema di sfiducia costruttiva e maggiori poteri per il primo ministro.

  • Premierato
  • Riforma costituzionale
  • Stabilità
  • Antiribaltone
  • Modello tedesco
09. Più poteri ai premier, il Pd cosa pensa? – di Angelo Panebianco, 2024

“Più poteri ai premier, il Pd cosa pensa?” di Angelo Panebianco discute la proposta di elezione diretta del presidente del Consiglio avanzata da Giorgia Meloni. L’autore distingue tra chi condivide l’obiettivo di rafforzare il potere del capo del governo e chi lo rifiuta in toto. Critica l’idea diffusa che un governo forte sia un pericolo per la democrazia, sostenendo invece che sono i governi deboli a rappresentare un rischio. Panebianco sottolinea che, sebbene la proposta Meloni abbia dei meriti, senza ulteriori poteri per il premier, il sistema rischia di restare instabile e frammentato.

  • Premier
  • Riforma costituzionale
  • Elezione diretta
  • Governo
  • Stabilità
10. Porcellum atto secondo. Dalla maialata elettorale a quella territoriale – di Dino Bertocco, 2024

“Porcellum atto secondo” critica le riforme territoriali e istituzionali in Italia, con particolare attenzione alla Riforma del Titolo V della Costituzione e all’autonomia differenziata. L’autore denuncia il degrado amministrativo e politico causato da scelte errate e mancate riforme strutturali, come la digitalizzazione della pubblica amministrazione e il federalismo fiscale. Viene criticata la frammentazione delle competenze tra Stato e Regioni, che ha portato a inefficienza e sovrapposizioni. Si sottolinea il rischio che l’autonomia differenziata, se attuata male, aggravi ulteriormente le disuguaglianze territoriali e sociali, anziché risolverle.

  • Autonomia differenziata
  • Riforma del Titolo V
  • Federalismo fiscale
  • Competenze
  • Disuguaglianze
11. Porcellum, atto secondo. Leghisti apprendisti stregoni, Piddini maestri nell’occultare le
proprie ipocrisie – di Dino Bertocco, 2024

Il documento “Porcellum, atto secondo: Leghisti & Piddini” critica la gestione politica della Lega e del Partito Democratico riguardo all’autonomia e alle riforme istituzionali. L’autore condanna la manipolazione del concetto di autonomia, iniziata con Umberto Bossi e proseguita con Matteo Salvini e Luca Zaia, definendola ingannevole e populista. La narrazione della Lega viene descritta come una continua reinvenzione di secessionismo e sovranismo. Allo stesso tempo, il Partito Democratico viene accusato di ipocrisia e mancata assunzione di responsabilità per le riforme del Titolo V della Costituzione, che avrebbero aggravato la confusione istituzionale e territoriale.

  • Autonomia
  • Lega
  • Partito Democratico
  • Riforme istituzionali
  • Titolo V
12. Porcellum atto secondo. Carlo Calenda e Pierluigi Bersani sono d’accordo – di Dino Bertocco, 2024

Il documento critica l’autonomia differenziata proposta dal ministro Calderoli e analizza i problemi legati alla riforma del Titolo V della Costituzione del 2001. L’autore denuncia l’inefficienza del federalismo fiscale italiano, che ha creato disuguaglianze tra le regioni, specialmente in ambiti cruciali come la sanità e l’istruzione. L’autonomia differenziata, secondo il documento, potrebbe aggravare queste disuguaglianze, aumentando il divario tra Nord e Sud e penalizzando ulteriormente le regioni più povere. La soluzione proposta è una riflessione critica e una riforma che migliori l’efficienza del sistema senza esacerbare le divisioni territoriali.

  • Autonomia differenziata
  • Titolo V
  • Federalismo fiscale
  • Disuguaglianze
  • Sanità
13. Riforme e stabilità. Poteri (reali) dei Premier – di Angelo Panebianco, 2023

“Poteri (reali) dei Premier” discute la proposta di riforma costituzionale avanzata da Giorgia Meloni, concentrandosi sull’elezione diretta del premier. L’autore suggerisce che, invece di puntare sull’elezione diretta, una soluzione più efficace sarebbe il modello del Cancellierato, che darebbe al premier il potere di sciogliere le Camere e licenziare i ministri, garantendo maggiore stabilità. Tuttavia, l’attuale proposta sembra più destinata a creare divisioni, sia all’interno dell’opposizione sia tra i sostenitori della riforma costituzionale. Il rischio principale è che l’elezione diretta del premier possa generare instabilità e blocchi politici.

  • Premier
  • Riforma costituzionale
  • Cancellierato
  • Stabilità
  • Elezione diretta
14. «Premierato», la vera posta in gioco della riforma – di Enzo Cheli, 2024

“Premierato, la vera posta in gioco” analizza la proposta di riforma costituzionale del premierato, che prevede l’elezione diretta del Presidente del Consiglio. L’autore, Enzo Cheli, critica la combinazione tra presidenzialismo radicale e tradizione parlamentare, ritenendola irrealistica e destinata a creare squilibri istituzionali. Il rischio è quello di concentrare troppo potere nelle mani del premier, riducendo il ruolo del Parlamento e del Presidente della Repubblica. Cheli sottolinea che la stabilità politica non deriva dall’aumento dei poteri formali del premier, ma dalla coesione del sistema politico e dalla qualità della legislazione elettorale.

  • Premierato
  • Elezione diretta
  • Riforma costituzionale
  • Stabilità
  • Parlamento
13. Premierato, una riforma da cambiare – di Angelo Panebianco, 2024

“Premierato, una riforma da cambiare” di Angelo Panebianco critica la proposta di riforma del premierato avanzata dal governo Meloni. L’autore afferma che la riforma, così com’è, non funziona e necessiterebbe di correttivi, come l’introduzione di un ballottaggio e un sistema elettorale maggioritario a doppio turno, per renderla credibile. Panebianco sostiene che senza tali cambiamenti la riforma rischia di fallire, soprattutto in un eventuale referendum costituzionale. La mancanza di stabilità interna alla maggioranza potrebbe compromettere il progetto e Meloni rischierebbe di subire una sconfitta politica

  • Premierato
  • Riforma
  • Ballottaggio
  • Stabilità
  • Referendum
14. Quinto anniversario – di Dino Bertocco, 2024

Il documento riflette sul quinto anniversario del referendum sull’autonomia del Veneto, tenutosi il 22 ottobre 2017, e critica fortemente la sua gestione e le sue promesse. Descrive il referendum come un inganno politico, che ha alimentato false aspettative sull’autonomia senza offrire soluzioni reali. Viene criticata la leadership di Luca Zaia per aver promosso una visione distorta dell’autonomia e aver trascurato problemi strutturali della regione, come la crisi delle banche venete e la sanità. Si sottolinea inoltre l’urgenza di affrontare questioni come i LEP (Livelli Essenziali delle Prestazioni) e il futuro del federalismo in Italia.

  • Autonomia
  • Referendum
  • Zaia
  • LEP (Livelli Essenziali delle Prestazioni)
  • Federalismo