Il piacere di leggere, pensare e confrontarsi

Di Cristiano Buffa

Queste note sembreranno forse far riferimento a una realtà un po’ datata, quando non c’erano gli strumenti digitali e non si parlava ancora di AI. E questo perché si ritiene, da parte delle persone del nostro gruppo, che sia preferibile operare e confrontarsi in presenza, magari degustando e bevendo qualcosa insieme, senza affidarsi ad algoritmi per mettere insieme una riflessione comune e dare senso alle parole che girano per la testa.


In ogni caso, l’obiettivo cui si vuole fare riferimento e che si intende raggiungere si pone oggi, come in altri tempi, al centro dei processi innovativi. Ossia si ritiene centrale per questi processi avere una visione articolata e complessiva della realtà e si ritiene determinante operare in modo collaborativo, condividendo i saperi e integrandoli con le diverse competenze.

Siamo infatti ormai sommersi da slogan e bersagliati da notizie e da considerazioni che qualcuno ritiene siano prioritari per l’opinione pubblica al punto che facciamo fatica a valutare con la debita attenzione gli accadimenti e i conseguenti problemi che vanno a incidere sulla nostra realtà. In un articolo precedente Mario Rodriguez ha messo in evidenza l’importanza e la necessità di costruire ponti per superare i confini da cui ciascuno di noi, per una ragione o un’altra, si trova ad essere circondato e di mettersi in una logica comunicativa dove le parole fluiscono tra due soggetti in uno scambio dove entrambi ne traggano vantaggio. Un vantaggio e non uno stimolo per alzare i confini. Non capita infatti di rado vedere persone che affrontano problematiche politico-sociali di interesse pubblico con la pretesa di risolvere le questioni creando schieramenti contrapposti, trascurando invece di approfondire i diversi aspetti del problema con una maggiore conoscenza e con una visione più ampia che consenta di valutare gli elementi in gioco e individuare le possibili soluzioni.

A partire da queste considerazioni, il nostro gruppo è stato stimolato a dare vita a una proposta/progetto che intendiamo condividere e che può essere chiamata: Il piacere di leggere, pensare e confrontarsi. Questa iniziativa si propone di operare con alcune precise linee programmatiche:

  • Organizzare occasioni di incontro tra persone interessate a scambiare idee, suggestioni, stimoli di ricerca e proposte innovative per vedere con un occhio nuovo alcune realtà in merito alle quali l’opinione pubblica sembra essere pigra e nello stesso tempo impaziente.
  • Formare un gruppo che consenta di sperimentare una forma collaborativa anche tra punti di vista diversi.
  • Prendere in considerazione la possibilità di andare oltre una lettura schematica e impersonale dei fatti e degli avvenimenti di attualità attraverso un intreccio tra storie vissute e analisi approfondite delle cause e delle implicazioni.
  • Recuperare il piacere della lettura, di romanzi, di poesie e di ricerche individuati e scelti non in base alle proposte commerciali ma in ragione delle potenzialità che presentano di offrire uno sguardo rispettoso sulla complessità della vita reale.
  • Infine, intrecciata con i primi obiettivi, vogliamo offrire un contributo alla vita democratico-partecipativa a livello delle comunità locali per raccontare e ascoltare le esperienze di solidarietà, liberare facoltà creative per operare su problemi complessi, mettere a punto agende operative collettive. Liberandoci in tal modo dallo spettro sempre presente di un governo autoritario e tecnocratico

La scelta dei temi sarà guidata dalla necessità di riflettere su alcuni aspetti strategici della nostra vita sociale che sono spesso sommariamente indicati nelle linee guida delle politiche dei partiti, ma partendo da una più approfondita conoscenza di altre culture e di altri mondi che vengono trascurati o presentati con superficialità dai media. Per fornire una idea di quello di cui stiamo parlando e per fornire una prima traccia operativa, i temi da cui partire potrebbero quindi essere scelti tra i seguenti:

  • Razzismo e settarismo nel valutare le persone in ragione di stereotipi legati alla cultura, alla religione e all’identità di genere.
  • Conflitti e guerre nel Terzo Millennio:
    • La vicenda palestinese e l’intreccio di culture, colonialismi e razzismi
    • ONU: come opera, fallimenti e mediazioni efficaci.
    • La Russia, una lunga storia, un popolo e una cultura tra Europa e Asia
  • I divari territoriali in Italia e i luoghi marginali con i conseguenti problemi sociali nel campo della salute, della formazione e dell’assistenza
  • L’evoluzione dei modelli sociali: il patriarcato, il femminismo e il maschilismo, il disorientamento dei giovani
  • Tecnologie e natura, dalla salvaguardia dell’ambiente all’intelligenza artificiale

Nell’approfondimento dei temi due sono le prospettive che saranno tenute in considerazione

  • la visione politica, ossia le idee e i valori di riferimento. Quali sono gli obiettivi nei confronti della società, dell’ambiente e dei rapporti internazionali
  • i problemi concreti con cui si fanno i conti tutti i giorni e che devono essere risolti in linea con i valori di riferimento.

Questo progetto si sta precisando strada facendo, secondo un percorso che prevede i seguenti passi:

  • È in fase di costituzione un gruppo di persone che si pongono come promotori del progetto, a cui potranno in seguito aggregarsene altre, e si procederà con la scelta di un tema tra quelli elencati o tra altri che saranno suggeriti o che emergeranno per la loro rilevanza.
  • Scelto il tema, saranno selezionati alcuni libri che affrontano il tema con storie vissute (romanzi, poesie, diari, ecc.) e con studi specifici (saggi, documenti, ricerche, ecc.).
  • Le persone del gruppo leggeranno, a loro scelta, i libri individuati e si faranno poi una o più riunioni di confronto, discussione e approfondimento.
  • Si valuterà di comune accordo se editare un blog come punto di riferimento e di documentazione dei contenuti e per dare visibilità all’iniziativa.
  • Ritenendo essenziale lo sviluppo a rete del progetto, ciascun componente del gruppo potrà contribuire, nei propri ambiti di lavoro e di attività sociale e politica, a immettere nel suo circuito di relazioni gli esiti del lavoro fatto in comune.
  • Inoltre, è possibile che si costituiscano gruppi che operano con i medesimi intenti in località diverse con i quali potranno essere concordate alcune modalità di interazione.

Quello che sta alla base di questa idea balzana è di recuperare il valore della cultura, ovvero di quell’insieme di parole, suoni, immagini, frutto di un lavoro collettivo che ha consentito all’uomo di andare avanti e innovare, di trovare piacere nella bellezza della natura e dell’arte e nello scambio amichevole e fruttuoso tra le persone.