Condivisione come bene culturale comune

Di Dino Bertocco e Giovanni Faverin

La creazione del consenso non è un’arte nuova. Era stata data per
morta quando apparve la democrazia, ma non è morta… la
conoscenza dei modi per creare il consenso altererà tutti i calcoli
politici

Walter Lippmann – Patriarca dell’informazione

fin dal suo esordio, la pubblicazione del Giornale del Veneto ha costituito una iniziativa volonterosa ma non velleitaria, per una duplice ragione.
La prima l’esigenza ineludibile di correggere, se non di contrastare, la narrazione monocorde e monotona dei media veneti sdraiati alla corte di un Presidente regionale dispensatore di veline e di prebende.
La seconda è la volontà di integrare la comunicazione social con la divulgazione di articoli e documenti che contenessero un tasso di informazione e sapere critico tale da alimentare una mobilitazione cognitiva utile a promuovere l’iniziativa politico-culturale sulle questioni del welfare, della riorganizzane istituzionale, dello sviluppo economico, infrastrutturale, territoriale.

Nel corso del tempo esso è diventato strumento e spazio per il dibattito sui programmi e sulla missione di un nuovo soggetto politico in grado di diventare un Polo di aggregazione delle forze sociali e culturali ispirate dai valori liberaldemocratici ed impegnate a riprodurre nella temperie della contemporaneità i contenuti programmatici del civismo e del riformismo, attingendo in profondità alla memoria storica ed alle esperienze del popolarismo e del socialismo.

Il cammino intrapreso e gli incontri effettuati hanno consentito di avviare confronti e collaborazioni finalizzati ad espandere e qualificare l’attività editoriale e progettuale. L’approccio adottato è stato quello di creare una condivisione di contenuti informativi, formalizzati in modo da mettere in comunicazione i molteplici pubblici dei diversi soggetti associativi e dei rispettivi siti.

In questo modo si è attivato un aumento della conoscenza reciproca tra i diversi partner e soprattutto si è incrementato il flusso delle notizie, degli articoli e della documentazione, ovvero la quantità di informazione e la qualità della riflessione critica.

Condivisione come bene culturale comune

Stiamo organizzando metodo e progettualità per una pubblicazione “circolare” di contenuti pensati come bene culturale comune, dove i palinsesti delle diverse testate ed i programmi delle Associazioni sono e rimangono autonomi, ma integrano, citando la fonte e arricchendolo di contenuti originali, gli articoli pubblicati dagli associati al network.
l’obbiettivo di questa condivisione dei contenuti è l’irrobustimento della membership, la co-progettazione di iniziative sul terreno sociale e politico-culturale.

Ora ci attende un passaggio impegnativo e suggestivo: diventare attrattivi sia per un pubblico più vasto che per una platea più numerosa di collaboratori e ‘firme’, interessati ad immettere nel circuito territoriale e nazionale del Network attivo il proprio contributi in termini di interventi, commenti, articoli e documenti che arricchiscano il flusso informativo e la discussione nell’ambito del palinsesto di rubriche e canali di comunicazione in cantiere.
Questo è il nostro augurio ed è anche la richiesta che vi formuliamo con questo messaggio.