I fondamenti della nuova politica economica (di Natale Forlani)

L’ ex Presidente dell’ Inps Tito Boeri, intervistato da Lilli Gruber auspica che lo stato aiuti le imprese e le persone che sono in difficoltà con provvedimenti rapidi e semplici da gestire

L’ ex Presidente dell’ Inps Tito Boeri, intervistato da Lilli Gruber auspica che lo stato aiuti le imprese e le persone che sono in difficoltà con provvedimenti rapidi e semplici da gestire. Tutto giusto e tutto ampiamente condivisibile.

Poi si avventura sul come distribuire le risorse e individuare non meglio precisate persone bisognose di aiuti, e afferma che:

– bisognerebbe far fare tutto all’ Inps perché è una specie di grande fratello in grado di entrare in tutte le famiglie (ma le recenti notizie sulle difficoltà dell’Inps nel gestire una miriade di prestazioni non sembrerebbero confortare l’assunto);

– bisognerebbe distribuire i sussidi sulla base delle autocertificazioni dei richiedenti per fare più in fretta, e senza porre troppe condizioni, soprattutto per quelli che richiedono il reddito di cittadinanza (e anche qui evidentemente il grande fratello che tutto sa comincia ad evidenziare alcune lacune );

– bisognerebbe dare i sostegni anche a quelli che sono irregolarmente presenti in Italia( della serie gli immigrati salvano l’ Inps anche quando non pagano i contributi).

E, aggiungo io, bisognerebbe anche dare del pirla a chi dichiara correttamente i redditi, lavora rispettando le regole, ritiene che per distribuire le risorse bisogna prima produrre e contribuire, e che sarebbe ragionevole non sprecarle perché i debiti prima o dopo si pagano.

I dubbi che l’Inps rischi di collassare per l’ eccesso di prestazioni da gestire, che il reddito di cittadinanza sia fonte di ogni sorta di abusi, e che non si possano dare i sussidi a tutti quelli che si autodichiarano bisognosi a prescindere, non lo sfiorano nemmeno.

Tutto ciò mentre si deve, per motivi eccezionali: stampare carta moneta, ampliare il debito pubblico e cercare di convincere i tedeschi a prestarci i soldi, senza condizioni, promettendo di utilizzarli bene.

Ma io che non sono un raffinato economista, e che ho subito uno shock in Argentina dove ho visto applicare queste teorie, e continuo a ritenere che il Borghi della Lega, antesignano del nuovo pensiero economico, ci stesse prendendo per i fondelli.

Natale Forlani