01. Creators for Kamala Harris – di Roberto Righetto, 2024

Il documento descrive la presenza di 200 creator alla convention democratica per Kamala Harris, sottolineando il cambiamento nella comunicazione politica. I creator, giovani e influenti sui social media, hanno ottenuto accesso privilegiato rispetto alla stampa tradizionale, con una sala esclusiva e cibo gratuito. Tra i partecipanti ci sono figure come Jason Linton e Abiola Agoro, che promuovono temi come l’adozione e l’istruzione. La strategia dei democratici si concentra sul coinvolgimento digitale, mirando a raggiungere gli elettori attraverso i social, mentre la comunicazione tradizionale sembra essere in secondo piano.

  • Creator
  • Convention
  • Kamala Harris
  • Comunicazione digitale
  • Influenza sociale
02. Crisi della narrazione – di ichele Masneri, 2024

Il saggio “La crisi della narrazione” di Byung-Chul Han riflette sulla perdita del valore del racconto nella società moderna, dominata da tecnologie effimere e storytelling commerciale. Han critica l’informazione frammentata e la superficialità delle narrazioni contemporanee, che mancano di profondità e significato. Il filosofo propone il recupero del racconto come strumento di guarigione e coesione sociale, contrapponendolo alla cultura dei selfie e dei social media. Solo attraverso il racconto, sostiene Han, possiamo trovare un senso di comunità e un ancoraggio alla realtà, dando significato alla nostra esistenza e al tempo.

  • Narrazione
  • Storytelling
  • Tecnologia
  • Comunità
  • Significato
03. Contro la dittatura dell’istante – Il Foglio, 2024

Il saggio “Elogio della lentezza” di Lamberto Maffei propone una riflessione sulla frenesia della politica moderna, dominata dall’emozione e dall’istante. Maffei evidenzia l’importanza del pensiero lento e riflessivo, contrapponendolo al pensiero rapido e superficiale, spesso favorito dall’emisfero destro del cervello. Utilizzando la metafora della tartaruga, invita a rivalutare la calma e la ponderazione nelle decisioni, in contrasto con la “dittatura dell’istante” promossa dai media digitali. Il metodo riflessivo del presidente Sergio Mattarella è presentato come un esempio di successo in un’epoca di politica emotiva e immediata.

  • Lentezza
  • Pensiero
  • Emozioni
  • Politica
  • Riflessione
04. Economia dell’insulto online – di Carlo Alberto Carnevale Maffè, 2024

Il saggio “Economia dell’insulto online” di Carlo Alberto Carnevale Maffè analizza come gli insulti e le fake news sui social media agiscano secondo la legge di Gresham, sostituendo i contenuti di qualità con informazioni false e aggressive. Questo fenomeno, alimentato dall’ignoranza razionale e dall’eccesso di contenuti a basso costo, minaccia la qualità dell’informazione e la partecipazione democratica. La soluzione non risiede nella censura, ma nell’elevare il costo economico e sociale dell’ignoranza, promuovendo la responsabilità delle piattaforme e migliorando l’educazione critica degli utenti.

  • Fake news
  • Insulti
  • Social media
  • Ignoranza razionale
  • Responsabilità
05. Elogio della lentezza – di Sara Campisi, 2024

Il libro “Elogio della lentezza” di Lamberto Maffei riflette sull’importanza della lentezza in un’epoca dominata dalla velocità e dall’immediatezza. Maffei sostiene che il cervello umano è strutturato per un pensiero lento, che permette una comprensione profonda della realtà. Tuttavia, la società moderna privilegia l’immediatezza, portando a una perdita di valori e alla superficialità. L’autore esorta a riscoprire la pazienza e la riflessione, criticando la frenesia contemporanea che sacrifica la profondità in favore della rapidità. Maffei invita a riscoprire la lentezza per recuperare il significato autentico delle cose.

  • Lentezza
  • Profondità
  • Pensiero
  • Immediato
  • Riflessione
06. I social non c’entrano – di Giuliano Ferrara, 2024

Il testo riflette sull’ascesa di leader politici “invotabili,” come Trump, e sul degrado della parola nel discorso pubblico. La perdita di significato e autorevolezza del linguaggio ha reso possibile il successo di demagoghi, che sfruttano una comunicazione vuota e priva di sostanza. La parola, una volta strumento di costruzione e fiducia, è diventata un mezzo per ingannare e manipolare l’elettorato. Il problema non risiede nei social media o nella tecnologia, ma nella svalutazione della parola stessa, che ha perso il suo ruolo centrale nel pensiero e nella comunicazione politica.

  • Invotabili
  • Parola
  • Demagogia
  • Comunicazione
  • Manipolazione
07. Il decadimento della verità (Truth decay) – di J. Cavanagh e M. D. Rich, 2019

Il rapporto “Truth Decay” di Jennifer Kavanagh e Michael D. Rich analizza il declino della verità nella vita pubblica americana, caratterizzato da quattro tendenze: l’aumento dei disaccordi sui fatti, la confusione tra opinioni e fatti, la maggiore influenza delle opinioni rispetto ai fatti, e il calo della fiducia nelle fonti di informazione rispettate. Questo fenomeno ha conseguenze gravi, tra cui il deterioramento del dibattito civile, la paralisi politica e la disconnessione dei cittadini dalle istituzioni. Gli autori propongono un’agenda di ricerca per affrontare le cause e trovare soluzioni a questo problema crescente.

  • Verità
  • Disinformazione
  • Opinioni
  • Fiducia
  • Polarizzazione
08.  Digital Services Act UE. Presentazione – 2022

Il Digital Services Act (DSA), Regolamento UE 2022/2065, ha l’obiettivo di creare uno spazio digitale più sicuro, proteggendo i diritti fondamentali degli utenti e promuovendo un mercato equo e competitivo. Il DSA introduce obblighi di trasparenza e responsabilità per i fornitori di servizi digitali, incluse le piattaforme online, per contrastare la disinformazione e i contenuti illegali, rispettando la libertà di espressione. Sono previste esenzioni per micro e piccole imprese e sanzioni per violazioni delle norme. Inoltre, il regolamento introduce il concetto di “trusted flaggers” per facilitare la segnalazione di contenuti illeciti..

  • Digital Services Act
  • Piattaforme online
  • Trasparenza
  • Disinformazione
  • Responsabilità
09. Digital Services Act UE. Testo intergrale – 2022

Il Digital Services Act (DSA) è un regolamento dell’Unione Europea che mira a creare un ambiente online sicuro e trasparente. Stabilisce obblighi di responsabilità per i fornitori di servizi di intermediazione, in particolare per le piattaforme online, per contrastare la diffusione di contenuti illegali e proteggere i diritti fondamentali degli utenti. Il DSA si applica ai servizi digitali che operano nell’UE e armonizza le regole per prevenire la frammentazione del mercato. Il regolamento promuove la trasparenza, richiede procedure di notifica per contenuti illegali e introduce misure per la protezione dei consumatori.

  • Digital Services Act
  • Responsabilità
  • Contenuti illegali
  • Piattaforme online
  • Trasparenza
10. Politica e media. Parla Fabio Martini – di Matteo Angeli, 2019

Nell’intervista, Fabio Martini riflette sul rapporto tra politica e giornalismo in Italia, evidenziando la crisi di credibilità del sistema mediatico, spesso troppo vicino al potere. Martini sottolinea come la stampa italiana abbia sempre fiancheggiato i poteri politici e economici, perdendo la capacità di mantenere una distanza critica. Il giornalismo italiano è inoltre accusato di cedere al sensazionalismo e alla spettacolarizzazione, con i talk show e i “retroscena” che hanno impoverito il dibattito pubblico. Infine, Martini auspica un cambiamento, forse indotto da uno shock politico o mediatico, che riporti il giornalismo alla sua funzione di vigilanza.

  • Giornalismo
  • Politica
  • Credibilità
  • Sensazionalismo
  • Cambiamento
11. La vita in una bolla digitale – di Mauro Zanon, 2024

Nel saggio “La bolla digitale”, David Le Breton discute gli effetti negativi della diffusione degli smartphone e dei social media sulla comunicazione umana. Secondo Le Breton, la tecnologia ha trasformato le interazioni sociali, portando a “più connessioni, meno conversazioni”, con un aumento dell’isolamento e una perdita di empatia. Le persone vivono in “bolle digitali”, indifferenti all’ambiente circostante e più inclini a interazioni superficiali e semplificate. La mancanza del contatto visivo riduce il senso di responsabilità nelle conversazioni, contribuendo alla polarizzazione e alla diffusione dell’odio online. Disconnecting occasionalmente può aiutare a recuperare il vero contatto umano.

  • Bolla digitale
  • Smartphone
  • Connessioni
  • Empatia
  • Isolamento
12. Consenso – di Mario Rodriguez, 2013

Il libro “Consenso” di Mario Rodriguez esplora il ruolo della comunicazione politica nell’era moderna, ponendo l’accento sull’importanza del rapporto tra emittente e ricevente. Rodriguez sottolinea come il successo elettorale non dipenda solo dall’uso dei media, ma dalla capacità di costruire significati che motivino l’elettorato. Attraverso la storia italiana recente, l’autore critica l’idea che i leader politici possano manipolare l’opinione pubblica solo tramite tecniche di marketing. Rodriguez conclude che la comunicazione efficace in politica è quella che crea un “senso condiviso” con il pubblico, superando schemi semplicistici e personalistici.

  • Comunicazione politica
  • Consenso
  • Media
  • Elettorato
  • Significato
13. Distrazioni di massa. Intervista a Mattia Feltri – di Aldo Torchiaro, 2024

Mattia Feltri critica il governo Meloni, affermando che si concentra su consensi superficiali senza affrontare i problemi reali. Secondo Feltri, il governo agisce come se fosse “proprietario dell’etica dei cittadini”, paragonandolo a una mentalità simile agli ayatollah. Feltri sottolinea che questa gestione politica basata su “tanta fuffa e pochi risultati” crea una stagnazione. Inoltre, critica la tendenza a confondere il ruolo del leader politico con quello di un influencer, dando priorità ai like e alla popolarità sui social media rispetto alla sostanza politica.

  • Governo Meloni
  • Consensi
  • Ayatollah
  • Superficialità
  • Stagnazione
14. Pillole per salvare il giornalismo dalle mani dell’AI – di Antonio Piemontese, 2024

Il documento riflette sulla crisi del giornalismo e suggerisce possibili soluzioni per salvarlo. Si evidenzia come il declino dei media tradizionali, con la perdita di credibilità e l’erosione delle entrate pubblicitarie, abbia portato a una situazione critica. Viene sottolineato il ruolo della tecnologia, in particolare i social media, che hanno cambiato radicalmente il modo in cui il pubblico consuma notizie, spesso promuovendo contenuti superficiali. Per risollevare il giornalismo, si propone un ritorno alla qualità, all’approfondimento e a modelli di business sostenibili e innovativi.

  • Giornalismo
  • Crisi
  • Tecnologia
  • Social media
  • Qualità
15. Un esperimento chiamato Bardella – di Luciana Grosso, 2024

Il testo racconta come Jordan Bardella, astro nascente della politica francese, sia stato “costruito” come un prodotto di marketing, grazie al lavoro del suo spin doctor Pascal Humeau. Bardella è stato formato per avere un’immagine vincente e un messaggio empatico, raccontando una storia di riscatto sociale. Tuttavia, il giornalista Pierre-Stéphane Fort critica la mancanza di autenticità del suo background, evidenziando che la sua figura è frutto di un esperimento comunicativo, piuttosto che di una leadership genuina. Bardella è descritto come un progetto per le elezioni, non come un leader autentico.

  • Bardella
  • Comunicazione
  • Spin doctor
  • Riscatto sociale
  • Costruzione mediatica

Valutazioni complessive

  1. Crisi della verità e della comunicazione: Sia nel giornalismo che nella politica, si osserva un declino della verità, autenticità e qualità. Le piattaforme digitali hanno amplificato la superficialità e la manipolazione.
  2. Centralità della costruzione dell’immagine: Leader politici come Bardella sono costruiti come prodotti mediatici, progettati per il successo elettorale, non per autenticità.

Soluzioni proposte

  1. Riscoprire l’approfondimento, la trasparenza e la responsabilità nelle comunicazioni, rafforzare la regolamentazione (come nel Digital Services Act) e migliorare l’educazione critica per contrastare la disinformazione.