di Franco Vianello Moro
Che il Pomata abbia un debole per la produzione delle colline trevigiane è risaputo. Che lui si sia speso per promuovere il marchio fino a farne esplodere la produzione a livelli che con la capacità reale ha poco da spartire è altrettanto conosciuto.
Che il Presidente sia in preda a un delirio di onnipotenza osannato com’è da uno stuolo di supporter che va da Le tose di Zaia fino ai comitati dei leghisti duri e puri è un fatto.
Che la compagnia di giro dell’informazione nostrana – innalzando calici di prosecco neanche fossero bandierine – sia sdraiata al suo fianco come nemmeno il più sgualcito dei tappetini da palestra è un fatto che sconcerta.
Che non ci sia nessuno della compagnia del prosecco che gli ponga domande men che meno banali o scontate è sotto gli occhi di tutti.
Sono già lì tutti a festeggiare.
Preparandosi ad un futuro di bevute, perchè “bere non è la risposta, ma bevendo ti dimentichi la domanda”
Franco Vianello Moro