Valori cristiani non negoziabili e Pastorale del “consenso”

L’assist del cardinale Ruini al leader della Lega suona come una chiamata alle armi diretta a quei settori del cattolicesimo in crisi di fronte alla spinta riformatrice messa in atto dal papa.

L’arzillo Cardinal Ruini  “benedice” il crocefisso ed il rosario  taroccati ed agitati con finalità propagandistiche da Salvini. Alla saggezza ed all’arguzia dell’ex Presidente della Conferenza Episcopale Italiana non sfugge che il leader leghista fa l’esibizionista, come non gli sfuggiva nel  passato che Silvio Berlusconi non era propriamente uno stinco di santo, ma nella sua visione della Pastorale la Chiesa deve farsi ‘concava’ e rendersi ospitale.

Questo è particolarmente vero per quei Rappresentanti politici che dichiarano una vicinanza ed una relazione privilegiata, seppur ruffiana e fedifraga, con l’Istituzione ecclesiastica.

Siamo rispettosi del pensiero e della concezione del Cardinale; in cuor nostro però pensiamo che esistono valori, pratiche e testimonianze la cui coerenza con il dettato evangelico va valutata e giudicata con criteri etici, a prescindere dalla qualità e quantità dei voti sedicenti cattolici che gli esponenti politici dichiarano di volere rappresentare

Ruini apre a Salvini: l’ultima carta dei conservatori contro Francesco (di Francesco Peloso su Lettera43)

E alla fine scese in campo il cardinale Camillo Ruini. Segno che la carovana ultraconservatrice, in verità un po’ disordinata, che ha cercato di sbarrare la strada a papa Francesco e al suo progetto riformatore, ha fino a ora fallito. Allora è dovuto tornare al centro dell’arena l’ultimo dei pesi massimi della stagione wojtyliana, l’ormai 88enne Ruini, ancora lucido certo, per provare a ricomporre le ragioni dello schieramento conservatore.

L’ex dominus della Chiesa italiana, in pensione da tempo, in un’intervista al Corriere della Sera, non esita a dare ben tre indicazioni molto precise negli obiettivi: esprime una critica diretta al percorso di riforma della Chiesa voluto dal papa, concede una forte apertura di credito al leader della destra Matteo Salvini (il quale si è affrettato a ringraziarlo) – come già fece con Silvio Berlusconi a suo tempo –, coglie l’occasione del voto umbro favorevole alla destra per assetare un colpo velenoso al nemico interno di sempre: il cattolicesimo democratico.

Continua…

titolo originale: Ruini apre a Salvini: l’ultima carta dei conservatori contro Francesco.
autore: @Francesco Peloso (04 novembre 2019)

fonte: Lettera43