Scusa Filippo puoi chiedere a Zaia …..

Filippo non si mette mai in prima fila durante le diuturne conferenze stampa di Zaia...(L’Osservatore Veneto)

Filippo si siede un pò in disparte, come lo studente che dissimula il rapporto con il professore amico di famiglia. Si accomoda vicino alla porta, tant’è che qualche volta Luca lo richiama affettuosamente: “Filippo puoi chiudere la porta?

La sua presenza ricorda quella dell’intervistatore fuori onda di Crozza/De Luca. La spalla ideale. Quello che aiuta Luca nel suo racconto quotidiano.

Filippo sembra un prodotto dello spirito. Di lui conosciamo l’esistenza solo perché nelle conferenze stampa il Presidente lo invita a fare la domanda che contiene già la giusta risposta: “dimmi Filippo”.

E’ una figura che, pur non inquadrata dalle telecamere, si erge più in alto delle comparse di scena che siedono accanto a Luca. Lui solo sa trasformare quelle conversazioni in un menabò vivente.

E il giorno dopo lo ritrovi nella sola dimensione possibile: una firma.

Nei suoi resoconti Luca si staglia sempre al di sopra di tutti. Il migliore. Il primo della classe dei Presidenti di regione.

Quello che fa i tamponi per primo. Quello che racconta che ne fa più di tutti. Quello che decide il giorno prima ciò che con il governo hanno discusso il giorno precedente. Quello che avrebbe fatto come Bolzano e i ristoranti li avrebbe tenuti aperti perché con l’autonomia si può.

E non può che essere così, perché noi veneti siamo uomini pratici. Quelli del fare. Che non hanno tempo da perdere. Quelli che sanno prima degli altri quali sono le cose giuste da fare.

Nei suoi racconti Luca diventiamo tutti noi.

Per questo Filippo è la persona giusta per chiedere a Zaia come rilegga le sue affermazioni di qualche mese prima, quando si ergeva a campione mondiale del buon senso e invitava il governo nel mese di giugno a far girare gli autobus al 100% e non al misero 75% proposto.

Quando chiedeva, in nome del buon senso di aprire le discoteche, perché lui le conosce bene.

Quando chiedeva di aumentare la capienza degli stadi.

Quando chiedeva perentorio di aprire le scuole e un mese dopo, sempre con la stessa perentorietà, di fare le lezioni a distanza.

Quando accantonato Crisanti si cimentava con gli effetti della bassa carica virale.

Quando se avesse potuto lui avrebbe aperto tutto, perché nel Veneto felix il virus sembra intimorito e non circola come altrove.

Grazie Filippo.

L’Osservatore Veneto


Di seguito i link dei fatti e delle opinioni:

https://www.ilmessaggero.it/italia/zaia_veneto_discoteche_cinema_15_giugno-5254724.html
https://www.corriere.it/politica/20_agosto_28/luca-zaia-rientro-scuola-intervista-44098b22-e89e-11ea-b091-8b361f593974.shtml
https://www.agi.it/politica/news/2020-10-14/zaia-didattica-distanza-scuola-trasporti-9946109/
https://www.ilmessaggero.it/italia/luca_zaia_veneto_cosa_ha_detto_oggi_diretta_news_ultimissime_13_maggio_2020-5225477.html
https://corrieredelveneto.corriere.it/veneto/cronaca/20_giugno_21/altola-crisantiquesta-non-scienzasento-solo-chiacchiere-745fad52-b472-11ea-8b31-4aacfd960d14.shtml