La crudeltà dei numeri della pandemia Covid-19 in Italia

di Franco Vianello Moro

Cominciamo dai dati del contagio che non sono ancora stabilizzati e definitivi. Al momento (22.04.2020) i decessi imputati al Covid-19 in Italia sono 25.085 un numero molto alto rispetto al trend storico nazionale.

Questo numero sta facendo discutere molto perchè all’epidemia sarebbero ascritte tutte le morti che hanno avuto riscontro con un tampone positivo e che la scienza medica ci dice che hanno colpito in prevalenza una particolare categoria anagrafica della popolazione che però non era esente dalla compresenza di altre patologie debilitanti.

Oltretutto in molti casi queste persone si trovavano già ricoverate proprio per le terapie conseguenti a quelle patologie.

Ma in tutto questo non possiamo comunque sottovalutare l’incidenza spropositata della Regione Lombardia con 12.740 decessi (il 50% del totale nazionale) che, insieme all’Emilia e al Veneto, ha visto l’inizio del contagio italiano.

Con delle sostanziali differenze in rapporto all’incidenza della mortalità dovuta alla “dissennata” procedura sanitaria che in quella regione è stata adottata. Con delle leggerezze, con dell’approssimazione e con delle insensatezze sanitarie finite persino sotto la lente della magistratura. Soprattutto perchè non ha tenuto conto che i centri di infezione reali (quelli pericolosi) erano ospedali e case di riposo per anziani.

Continua…

titolo originale: “La crudeltà dei numeri
autore: Franco Vianello Moro
Fonte : Luminosi giorni (22/04/2020)